Ancora dieci minuti e la lezione è finta. Controllo l'orologio di metallo nero appeso sopra la porta dell'aula, mai come oggi è così noiosa e lunga. La mia compagna di banco, Ruby, mastica il tappo della penna mentre ascolta attentamente la lezione del professore di economia, il signor Woston. Fisso il libro, cercando anch'io di trovare la concentrazione ma non riesco. Il pensiero di aver visto mia madre stamattina piangere in cucina mi ha chiuso lo stomaco, e ora non riesco a pensare a nient'altro.13Please respect copyright.PENANAfh4LYJCe4N
Il signor Woston è un uomo sui 50 anni con i capelli grigi e la barba corta, è vestito con una camicia bianca e jeans neri. È uno dei miei professori preferiti, oltre a seguire il programma dell'anno riesce a dare ottimi consigli sull'argomento.13Please respect copyright.PENANAhnR3hrVJHh
Quando la lezione finisce, alla velocità della luce. Chiudo il libro e lo infilo nel mio zaino blu scuro. Non vedo l'ora di tornare a casa per chiedere a mia madre perché piangesse, stringerla a me e ripeterle che non deve soffrire per nessuno. Lei non lo merita, per nulla. Ha fatto così tanto per me: ha persino rinunciato a mangiare un pezzo di pane in più per darlo a me.13Please respect copyright.PENANAb9zoS1liUC
Mi alzo in fretta e raggiungo la porta dell'aula. Prima di uscire, però, Ruby mi saluta, cosa che non succede mai. Questa giornata sembra davvero strana. Mi trovo ad attendere Ellen davanti all'entrata principale del campus, quando la mia attenzione viene catturata da un ragazzo dai capelli neri. Si gira verso di me e alzo gli occhi al cielo, chiedendomi se oggi qualcuno ce l'abbia con me.13Please respect copyright.PENANALBGByq4hyL
<<Samantha>> si avvicina a me Tyler con un sorriso da sbruffone sulle labbra.13Please respect copyright.PENANAxytbGdkSXc
<<Che ci fai qui?>> gli chiedo mentre lui si avvicina a me tenendo le mani in tasca. Il suo sorriso si allarga.13Please respect copyright.PENANAWe023zTQ2o
<<Perché ti dà fastidio?>> si ferma davanti a me, mantenendo la distanza di sicurezza. I suoi occhi si illuminano, rendendoli di un azzurro acceso.13Please respect copyright.PENANA6LUxixyZXH
<<Sono solo curiosa.>> Alzo le spalle mostrandomi non interessata, anche se in realtà lo sono.13Please respect copyright.PENANAUbNufKCtgd
Sta per parlare quando qualcuno si avvicina e si mette tra di noi. È una ragazza dai capelli lunghi, color ramato, alta e con le forme al loro posto. Sembra proprio una modella.13Please respect copyright.PENANA9X1c6sMEkO
<<Tyler.>> Questa ragazza a me sconosciuta gli mette le braccia al collo, stringendolo a sé. Lui ci sta e mi fa un sorriso beffardo.13Please respect copyright.PENANA41Yo3VWW1f
Quando si staccano, Tyler mi presenta: <<lei è Emily, mentre lei è Sam.>> Si gira verso di me e mi fa un cenno con la mano, mentre Emily rimane appiccicata a lui. La sua maglietta scollata mostra il suo seno abbondante.13Please respect copyright.PENANA4AcfEb8egb
<<La tua ragazza conquista?>> gli chiedo. Lei mi lancia uno sguardo omicida mentreTyler scoppia a ridere, e quel suono mi penetra nelle ossa.13Please respect copyright.PENANA7w4Ekg04bE
<<Sam.>> Ellen arriva di corsa e, appena mi raggiunge, mi prende per le spalle. I suoi occhioni neri mi fissano intensamente. <<Mi dispiace>> dice con affanno. Non riesco a capire a cosa si riferisce.13Please respect copyright.PENANAGd8lGHxmes
Tyler diventa improvvisamente serio: <<Che succede?>> chiede rivolgendosi a sua sorella.13Please respect copyright.PENANApKJrAlgsxs
La ragazza a fianco a lui sembra essere svanita nel nulla. Ellen rimane a guardare me senza rispondere a suo fratello.13Please respect copyright.PENANAsHa74UuJLj
<<Tyler forza andiamo>> replica Emily tenendolo dal suo braccio muscoloso e tirandolo verso di sé. <<Mi hai promesso che oggi pomeriggio saresti stato tutto per me>> continua frignando come una bambina. Lo sguardo di Ellen non cambia espressione: rimane sempre serio e preoccupato, ed è proprio questo che mi spaventa.13Please respect copyright.PENANAQ14v9Zksud
Emily continua a lamentarsi, e io scoppio non riuscendo più a sostenere quella situazione: <<Non sono affari vostri>> sbotto all'improvviso.13Please respect copyright.PENANA7x5ZNDVkfe
Senza dire altro, giro i tacchi e cammino velocemente verso casa. Il mio cuore comincia a battere a ritmo elevato: ho paura che sia successo qualcosa di preoccupante.13Please respect copyright.PENANAT1IMB0fWtr
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La strada sembra essersi allungata. In realtà non abito molto lontano, circa dieci minuti dal campus. Non so se è la paura di vedere la conferma del dubbio che mi assale in questi ultimi giorni. Ellen mi segue cercando di tenere il mio passo. Non mi accorgo nemmeno di star correndo. Abbiamo lasciato Tyler con quella Emily, che al momento è uno dei miei ultimi pensieri. Quando scorgo il tetto della casa in lontananza, il mio cuore batte ancora più forte. Non pensavo potesse arrivare a quei livelli: sento pulsare le tempie.13Please respect copyright.PENANAsCbzf99aKH
<<Rallenta>> mi dice Ellen anche se sembra di più una richiesta. Probabilmente non riesce a starmi dietro. Non riesco nemmeno ad ascoltarla, più corro e più mi avvicino. La casa sembra tetra e scura, le tapparelle sono tirate giù e subito riconosco la macchina di zia Eleanor parcheggiata davanti al nostro garage. Una volta arrivata apro il cancelletto, attraverso il giardinetto e corro verso la porta che trovo aperta.13Please respect copyright.PENANAM7095o1MKw
Sento qualcuno singhiozzare. Entro piano, senza far rumore, e raggiungo la cucina. Vedo mia madre seduta sulla sedia che piange, mia zia che le massaggia la schiena. Poi, quelle parole che hanno ucciso la mia famiglia: <<Come ha potuto? Potrebbe essere suafiglia.>> Sento un gelo dentro di me, la cartella mi scivola dalle spalle e cade a terra facendo rumore.13Please respect copyright.PENANA1bKoijSaXP
Entrambe si girano verso di me. Mia madre ha gli occhi arrossati e stringe forte un fazzoletto, mentre altre lacrime rigano il suo viso, mia zia mi guarda in silenzio senza smettere di guardarmi.13Please respect copyright.PENANACGFxXV3exl
<<Dimmi che non è vero>> la mia voce è un sussurro. C'è un briciolo di speranza che io abbia capito male: che mio padre non ha rovinato la nostra famiglia, ma che abbiano solo litigato e che tutto si risolverà perché si amano. Perché ci sono io, la loro figlia. Ma quando mia madre non risponde e piange ancora più forte, quella speranza viene spazzata via. Corro da mia madre e la stringo forte a me, ed entrambe ci lasciamo andare a un pianto di rabbia.
Mia zia si è trasferita ufficialmente da noi. Sono tre ore che mia madre è in camera sua e non vuole vedere nessuno. Io, intanto, sono seduta sul divano a fissare il telefono, o meglio il numero di mio padre. L'istino sarebbe chiamarlo e dirgli quanto lo odio in questo momento, ma da una parte so che me ne pentirei, una volta che la rabbia sarà svanita e vorrò sapere il motivo di tutto questo. Sospiro più volte, cercando di capire il motivo della sua azione: non ama più la mamma? Ci odia? Perché non l'ha detto subito? A tutte queste domande la mia testa comincia a pulsare più forte. Ho smesso di piangere qualche minuto fa, eppure il mal di testa non passa. Guardo la chat di mio padre e gli ultimi messaggi che ci siamo scambiati, risalenti a una settimana fa, in cui mi diceva che aveva tanto lavoro da fare ma che mi voleva molto bene. Spengo lo schermo del telefono e lo lascio cadere sul tavolino in legno con rabbia, come se bastasse romperlo per far sparire tutta questa situazione. Magari fosse così facile.13Please respect copyright.PENANAuxSbvqndGh
Qualcuno bussa alla porta, ma non ho nemmeno la forza di andare ad aprire. Così cipensa mia zia.13Please respect copyright.PENANA15wJA6f5NP
<<Ciao ragazzi entrate pure.>> Sento due voci, quella di Ellen e Tyler. Cosa ci fa lui qui? Adesso?Pochi secondi dopo la mia migliore amica mi raggiunge sul divano e si siede vicino a me, mentre suo fratello sulla poltroncina accanto.13Please respect copyright.PENANAq3ntsTyP5q
<<Come stai?>> mi chiede Ellen. Non riesco nemmeno a rispondere, anche perché non so cosa dire. Sto provando troppe emozioni in questo momento che non riesco nemmeno a distinguerle.<<Non credo bene.>> Tyler si protende verso di noi. Prima la mia attenzione era rivolta al telefono, abbandonato sul tavolino a pancia in giù, ma ora è su Tyler e poi su Ellen.13Please respect copyright.PENANAwihjqhYRMm
<<Odio vederti così>> dice la mia migliore amica mentre mi scosta i capelli dalla faccia e stringe forte la mia mano. I suoi occhioni neri, spenti e pieni di tristezza, mi fissano. Cerco di farle un finto sorriso.13Please respect copyright.PENANA3Rd2sEfZe8
<<Lo odio>> dico con voce roca a causa del pianto. <<Mi chiedo come ha potuto.>> Provo a ricacciare indietro le ultime lacrime rimaste, ma invano. Ellen mi abbraccia forte, accarezzando la mia schiena con dolcezza. Sento Tyler fare un lungo sospiro in sottofondo.13Please respect copyright.PENANAdppGp2EQXm
<<Lo so, ma ora devi cercare di stare bene.>> Non mi respinge, ma mi tiene ancora tra le sue braccia. Rimango così a lungo, forse diversi minuti, quando sento il mio telefono vibrare.13Please respect copyright.PENANAExPjSaRN8e
Mi stacco lentamente da Ellen e guardo il telefono. Tyler lo afferra con un gesto deciso e legge chi è: la sua mascella si contrae, i suoi occhi diventano di un azzurro più scuro, come un cielo prima della tempesta e la rabbia si riflette sul suo viso come un'ombra viva.13Please respect copyright.PENANAMmrzqa978v
<< È tuo padre>> il suo tono è secco e freddo. Non stacca gli occhi dal display, mentre io sento lo stomaco contorcersi.13Please respect copyright.PENANAesUrWstipK
Mi asciugo le ultime lacrime rimaste sul mio viso con il palmo della mano, non sapendo cosa fare. Mi mordo il labbro indecisa se rispondere a mio padre. Potrei insultarlo? Oppure non rispondergli per un tempo da decidere.13Please respect copyright.PENANAXXKMrOccLK
Tyler alza gli occhi su di me e mi fissa con il suo sguardo intenso, il telefono smette divibrare e poi lui lo spegne.13Please respect copyright.PENANA9dFKXVQJ4L
<<Non è ancora il momento>> dice semplicemente. Lo appoggia sul tavolino di nuovo e poi la sua attenzione ritorna su di me. Abbasso lo sguardo sulle mie mani ed Ellen mi accarezza i capelli.13Please respect copyright.PENANA8xgbwISzm6
<<Arriverà il momento che potrai avere le tue risposte, forse ora è ancora troppo presto>>. Mi giro verso la mia migliore amica e annuisco alle sue parole, mi mordo il labbro mentre mia zia entra in salotto.13Please respect copyright.PENANAUdXc2Xt875
<<Ragazzi rimanete a cena?>> chiede. Anche lei è distrutta dal dolore di vedere sua sorella soffrire così. Ellen e Tyler rispondono con un volentieri. Il mio sguardo va verso le scale che portano al piano di sopra. <<Mamma ancora non se la sente di scendere, le serve del tempo. Vedrai che presto tornerà quella di prima>> mi sorride in modo rassicurante, accarezzandomi i capelli prima di tornare di nuovo in cucina.13Please respect copyright.PENANAQgGUfa7LdE
Sento gli occhi riempirsi di nuovo di lacrime chiedendomi, per l'ennesima volta, perché ci ha fatto così male.
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*SPAZIO AUTRICE*
Ciao a tutti! Ecco a voi un altro capitolo della storia. Spero che vi sia piaciuto! Se vi va, lasciate un cuoricino e un commento. Vi ringrazio per l'affetto e il vostro sopporto. Vi ricordo il prossimo appuntamento a venerdì alle 12:00!13Please respect copyright.PENANAhiWpTSL5hT
Buon inizio settimana e buona lettura!