GIULIO48Please respect copyright.PENANAbpYeOCzSeN
Giulio sedeva sul trono nell’Aula Regia, lo sguardo perso nel nulla e la mente rivolta alle legioni che, alle porte di Roma, continuavano a combattere nell’ormai disperato e quasi vano tentativo di scongiurare l’invasione barbarica.48Please respect copyright.PENANA9RhF0eUfiA
Quando aveva chiamato la ritirata aveva provato per se stesso una profonda vergogna. Cercava di consolarsi nell’idea che fosse stato necessario. La terrificante visione dei lupi aveva gettato i soldati nel panico più completo e questo aveva dato ai nemici un enorme vantaggio. A quel punto, l’unica cosa da fare era stato ripiegare verso sud nella speranza di riuscire a riorganizzarsi per disporre nuovamente le truppe nella maniera più consona, ma anche quel tentativo era miseramente fallito quando si erano scontrati con l’esercito del Traditore, rimanendo intrappolati su tutti i fronti.48Please respect copyright.PENANA6uGwGEtPqB
Ormai prossimi alla disfatta, era stato sollecitato dal comandante delle Guardie Pretoriane e dal resto degli ufficiali a cercare rifugio nell’Urbe. Sebbene in un primo momento avesse provato ad opporsi a una simile codarda soluzione, l’immagine del cadavere di Lucio appeso a un albero, con gli intestini riversi al suolo e i corvi che si cibavano delle sue carni, lo avevano infine convinto a dare loro ascolto.48Please respect copyright.PENANAQ0KbVU4ZvS
Al ricordo del suo tutore, Giulio rabbrividì. Pur non essendo nuovo alle atrocità della guerra, non aveva mai assistito a niente di così disumano. Chiunque sarebbe fuggito dinanzi alla prospettiva di venire squartato in quel modo, questo continuava a ripetersi nel tentativo di convincersi che il suo non era stato un atto di codardia. Ma era davvero così?48Please respect copyright.PENANAcng194B6dg
Emise un gemito e si coprì il volto con le mani, mentre una violenta emozione si impossessava di lui. Poteva raccontarsela come voleva, dirsi che non era un codardo e perfino che in altre circostanze, senza l’intervento di quei dannati lupi, non avrebbe mai perso quella guerra, ma niente avrebbe potuto cambiare le cose: in ogni caso, la Storia si sarebbe ricordata di lui come il peggior imperatore che Roma avesse mai avuto.48Please respect copyright.PENANADIA4OMsuk0
E ora se ne stava lì, seduto su quel trono che per secoli era stato il simbolo del potere di Roma e che stava per essere profanato, mentre le ombre della sera avanzavano inesorabili e la eco dei tamburi germanici si faceva sempre più vicina.48Please respect copyright.PENANAEHqICNcpeE
Il rumore di passi in avvicinamento lo distrasse dalle sue amare riflessioni. Sollevò la testa e incontrò lo sguardo algido di sua madre.48Please respect copyright.PENANAzcHs71azi0
«Dunque è vero, ti sei arreso?» lo rimproverò ella aspramente, e Giulio si sentì nuovamente sopraffare da sentimenti di rabbia e repulsione nei confronti della donna che da sempre lo trattava non come un figlio ma come un oggetto da usare per raggiungere i propri scopi.48Please respect copyright.PENANAxVMVhp3jAR
«Mi dispiace, madre. Ti eri appena abituata alle agiatezze e ai privilegi della vita di corte e già sei costretta a rinunciarvi» replicò in tono sprezzantemente sarcastico.48Please respect copyright.PENANAgE7dTIu8np
«Mi vergogno di te, Giulio! Il clangore della battaglia ha ormai raggiunto le mura di Roma e tu, anziché guidare i tuoi uomini, te ne stai rintanato qui, a piangerti addosso!»48Please respect copyright.PENANAknmOBR0uZM
«Che differenza fa, ormai? La morte mi troverebbe in ogni caso. Troverebbe tutti noi in ogni caso, compresa te, madre. Questa guerra è stata voluta dagli dei, nessuno può cambiarne l’esito. Roma è destinata a cadere, fattene una ragione.»48Please respect copyright.PENANAfImHELOWKu
«Forse Roma cadrà, ma non noi, Giulio. Non tu ed io.»48Please respect copyright.PENANAkvN0AYAXeU
Giulio scattò in piedi e proruppe in una risata isterica, mentre l’immagine del cadavere dilaniato di Lucio e del re barbaro che ne mangiava il cuore gli tornava agli occhi.48Please respect copyright.PENANAHWpj82rNw7
«Oh, invece cadremo, madre. Non immagini nemmeno in quale modo atroce e doloroso.»48Please respect copyright.PENANAJeI6TqbKVG
«Ti sbagli, Giulio. Mentre tu giocavi a fare l’imperatore capriccioso e perdevi tempo dietro alle tue pene d’amore, io provvedevo a garantirci una via d’uscita nel caso in cui ci fossimo trovati a dover affrontare una situazione come questa. Ho qualcosa che quello stupido re vuole, una cosa che, sono sicura, sarà disposto a barattare con le nostre vite.»48Please respect copyright.PENANAz44O1bpoeU
Giulio aggrottò le bionde sopracciglia. «Di che stai parlando?»48Please respect copyright.PENANA4HjB7pCqVs
La madre stette un po’ a fissarlo con un sorriso trionfante sulle labbra, dopodiché chiamò il comandante della guardia aulica preposta alla sua persona e quello entrò un istante più tardi, trascinandosi dietro una giovane ragazza dall’aspetto piuttosto ordinario ma dai capelli inconfondibilmente rossi. Giulio si ricordò immediatamente di lei: era la stessa ragazza che, il giorno dell’esecuzione del Traditore, aveva urlato a squarciagola interrompendo sul nascere il discorso di Adriano, salvando di fatto la vita al Germano, che aveva scoperto essere suo padre.48Please respect copyright.PENANAHZ2lGME1VY
«Per quale motivo il figlio dell’Orso, un re, dovrebbe essere interessato a una schiava?» contestò con scetticismo.48Please respect copyright.PENANAfLVA1Qz8Sk
«Chiedilo a lei» replicò placidamente sua madre.48Please respect copyright.PENANAQTllxCrVhL
Giulio si avvicinò alla giovane, che se ne stava con la testa abbassata, tremante di paura. Lunghi riccioli del colore del fuoco erano sfuggiti all’acconciatura e le ricadevano arruffati sugli occhi, di un verde intenso e sfaccettato che ricordava il colore del rame ossidato. 48Please respect copyright.PENANAbeckbK2DT0
«Chi sei?» le chiese.48Please respect copyright.PENANApsjTUmZdE1
La ragazza si limitò a sollevare su di lui uno sguardo intimorito.48Please respect copyright.PENANAfLWFGOc39C
«Lo capiresti se somigliasse al padre almeno la metà di quanto somiglia alla madre» intervenne sua madre, senza tuttavia rivelare ancora l’identità della ragazza.48Please respect copyright.PENANAR0pja1qe7T
Giulio scosse la testa, spazientito. I Germani avrebbero potuto sfondare le porte di Roma da un momento all’altro e sua madre si divertiva a perdere tempo con quegli stupidi giochi di parole.48Please respect copyright.PENANAtrletTDBnX
«Dimmi chi è, dannazione!» le urlò contro a quel punto.48Please respect copyright.PENANAcxTpsjiBkq
La madre si fece improvvisamente seria. Si avvicinò a sua volta alla ragazza, la guardò con profondo odio, come se la conoscesse da tempo, e sibilò tra i denti: «È la figlia dello stramaledetto Orso, sorella del Nuovo Re.»48Please respect copyright.PENANAskoenwOPOZ
Giulio tornò ad esaminare la giovane con nuovo interesse.48Please respect copyright.PENANA5xQrow9sLe
«È impossibile…» farfugliò, indeciso se credere o meno alla madre. Da quanto ne sapeva, nessun membro di sangue reale era stato portato a Roma dopo la disfatta dell’Orso. Inoltre, nessuna principessa sana di mente avrebbe mai sopportato una vita di schiavitù quando avrebbe potuto avere una vita decisamente più agiata e dignitosa sotto la tutela dell’imperatore.48Please respect copyright.PENANASBms0AcMsn
Stava per farlo presente quando la madre lo precedette, aggiungendo: «Perché non lo chiedi a Fabio? È lui che l’ha tenuta nascosta per tutto questo tempo.»48Please respect copyright.PENANAJElQcoOxld
Nel sentire chiamare in causa Fabio, Giulio si sentì devastare dall’indignazione. 48Please respect copyright.PENANA8SPJjdRZiI
«Questa è la prova che menti, madre! Fabio è un uomo irreprensibile, ligio al proprio dovere, non farebbe mai una cosa del genere!» si accalorò in sua difesa. Era a conoscenza del fatto che sua madre avesse da tempo intuito la vera natura del rapporto che lo legava a Fabio e che per questo nutrisse nei riguardi del comandante dei Vigili Urbani un’autentica antipatia, e conoscendola sapeva anche che avrebbe fatto di tutto pur di distruggergli la vita e toglierselo di torno. Ebbene, lui non glielo avrebbe permesso. 48Please respect copyright.PENANAUtFhDc9SyK
«Però è ciò che ha fatto e posso anche intuirne il motivo» incalzò la madre, per niente scomposta dalla sua reazione.48Please respect copyright.PENANAgMOqXG7brR
Giulio fece un gesto stizzito con la mano.48Please respect copyright.PENANA3RbhpQMXJk
«E quale sarebbe?» chiese, deciso a sbugiardarla una volta per tutte.48Please respect copyright.PENANA5n7frtPcAk
«Guardala, Giulio! Le si sono arrossate le guance solo a sentirlo nominare, il tuo Fabio! Dei del cielo, quanto sei ingenuo! Mentre tu ti disperavi per lui, lui se la spassava tra le sue braccia» infierì sua madre con una punta di crudeltà nella voce.48Please respect copyright.PENANAhV1uonp8ey
Giulio tornò a guardare la principessa, che nel frattempo era riuscita in qualche modo a liberarsi dalla stretta del pretoriano e gli si era prostrata ai piedi. 48Please respect copyright.PENANAZa8yPGczrd
«Ti prego, mio signore, ti supplico: Fabio non c’entra niente. Uccidi me, ma risparmia lui…» lo implorò, e il tono intimo che aveva usato lo fece ribollire di gelosia. Afferrò la giovane per i capelli e la costrinse brutalmente a rimettersi in piedi. Stava per chiederle se quello che aveva asserito sua madre era vero, ma non ne ebbe bisogno. La risposta la lesse nel suo sguardo lucido, colmo di apprensione ma anche della luce intensa e appassionata di una donna innamorata.48Please respect copyright.PENANAggTqU1l6pV
In quel preciso istante, un tribuno fece irruzione nella stanza.48Please respect copyright.PENANAA0bZ6eWFIq
«Cesare, i barbari sono riusciti a fare una breccia nelle mura, i soldati non riusciranno ancora per molto ad arginarne l’avanzata…» lo ragguagliò trafelato, per poi rimanere in silenzio a fissarlo con una espressione da idiota stampata sulla faccia. Sembrava quasi stesse aspettando una risposta, magari un ordine che avrebbe potuto capovolgere la situazione e salvare l’impero dal rovinoso crollo cui era invece inesorabilmente destinato, e Giulio lo disprezzò e si disprezzò per questo. Non c’erano ordini da dare, nessuna improvvisa folgorazione che li avrebbe salvati dalla distruzione ormai imminente.48Please respect copyright.PENANA5AP8sIoC4S
La principessa germanica si agitò tra le sue braccia, forse ansiosa di ricongiungersi con la sua gente, ora che sapeva quanto vicina fosse. Giulio le strattonò con forza la testa per i capelli e rinforzò la presa su di lei. All’improvviso, mentre l’odio per quella giovane sconosciuta - che era riuscita dove lui aveva fallito - e per i maledetti barbari - ormai prossimi a violare la Città Eterna - cresceva, seppe cosa doveva fare. 48Please respect copyright.PENANA059Wx38jEq
Non c’era modo di evitare l’invasione barbarica, ma non avrebbe mai consegnato Roma intatta al suo nemico. Né Roma, né la principessa.48Please respect copyright.PENANAy2gwBHrBxt
«Date fuoco a tutto! Che Roma bruci, che venga ridotta in cenere prima dell’arrivo dei barbari! La cenere è tutto quello che avranno» ordinò quindi infine.48Please respect copyright.PENANArEEgwFVZ63
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LIDIA48Please respect copyright.PENANAboSLW8q4Cq
La gente aveva cominciato ad andare nel panico ai primi echi dei tamburi germanici. A centinaia si erano riversati alle porte di Roma per tentare in extremis di abbandonare la città, ma con i Germani ormai in vista tutti gli accessi erano stati comprensibilmente sbarrati. A quel punto, i cittadini avevano iniziato a fuggire in ogni direzione, in cerca di un rifugio nel quale nascondersi: in qualche anfratto in uno dei boschetti sacri di cui Roma abbondava, nei sotterranei e perfino nelle fogne.48Please respect copyright.PENANAnEJVQECJV0
Erano in pochi quelli che, come Lidia, avevano deciso di rimanere a casa, per morire con dignità.48Please respect copyright.PENANA0IOn0Cvr5Q
Lidia accese il lumino posto sull’altarino dei lari e iniziò a rivolgere ai suoi avi suppliche sentite. Pregava per se stessa, certo, ma anche per le ragazze che aveva lasciato sotto la custodia del Germano. E, soprattutto, per suo nipote Fabio.48Please respect copyright.PENANAlr09FUNe0z
Si chiese se lo avrebbe mai più rivisto, se gli dei le avrebbero concesso di abbracciarlo ancora una volta. Nonostante non fosse avvezza al pianto, una lacrima le si staccò dalle ciglia e le scese su una guancia. In quel momento, un forte schianto proveniente dalla strada fece tremare le pareti. Lidia trasalì, si strinse nelle spalle e rimase in ascolto, col cuore in gola e lo stomaco aggrovigliato. Un istante più tardi, voci autorevoli, forse di guardie, intimarono qualcuno a mollare la refurtiva, dopodiché si udirono passi concitati di uomini in fuga e di altri che li rincorrevano.48Please respect copyright.PENANAmOFpi8XgnG
Poi di nuovo il silenzio, spezzato solo dai rumori di sottofondo di una città ormai nel caos più totale.48Please respect copyright.PENANAUJIRDrHl8v
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FABIO48Please respect copyright.PENANA2GeSsD55wg
Al problema di contenere gli sciacallaggi se ne era ora aggiunto un altro, più importante e urgente: quello di aiutare i cittadini a trovare validi rifugi nei quali nascondersi. Tutte le porte di Roma erano state sbarrate, a nessuno era più permesso entrare o uscire, e i nascondigli migliori erano già stati presi d’assalto e occupati.48Please respect copyright.PENANAQFhcmbpeFs
Fabio, che grazie al suo incarico conosceva meglio di chiunque altro ogni angolo dell’Urbe, aveva incaricato Ceio di perlustrare i boschi intorno all’Esquilino a ridosso delle mura aureliane, nei quali ricordava esserci un anfratto sotterraneo sconosciuto a molti dove anticamente si venerava il dio Mitra. Si estendeva nel sottosuolo per un lungo tratto ed era in grado di contenere almeno un migliaio di persone. L’entrata, bassa e stretta, era ben nascosta da piante rampicanti e, se gli dei volevano, avrebbe potuto risultare invisibile agli occhi dei nemici. Si augurava solo che il luogo fosse ancora accessibile e, quando Ceio gliene diede conferma, trasse un sospiro di sollievo.48Please respect copyright.PENANArj8QceKlqt
Organizzò delle squadre e affidò loro il compito di raccogliere più persone possibili, raccomandandosi di dare la precedenza alle donne e ai bambini.48Please respect copyright.PENANATjRKJt8kpm
Mentre finiva di dare le ultime disposizioni, un vigile sbucò da una delle vie che si intersecavano tra gli alti palazzoni della Suburra e gli corse incontro.48Please respect copyright.PENANAIOZKklvtRQ
«Comandante, abbiamo sorpreso degli uomini ad appiccare incendi a tre isolati da qui» lo informò.48Please respect copyright.PENANAosQPM62oTQ
Fabio imprecò contro la stupidità del genere umano. Quella drammatica situazione aveva reso tutti più folli, spingendo la gente a compiere atti ignobili di ogni genere. C’era chi approfittava della fuga della gente per entrare nelle abitazioni o nei negozi abbandonati e ripulirli per bene, chi commetteva omicidi pur di accaparrarsi il rifugio migliore, chi si ricordava all’improvviso di avere un contenzioso col vicino o col parente e decideva di farsi giustizia da solo. E ora, come se la situazione non fosse già abbastanza critica, a quella già folta lista di miserabili delinquenti si aggiungevano i piromani. 48Please respect copyright.PENANAvEJ0jewdnQ
«Li avete arrestati?» chiese.48Please respect copyright.PENANAjevNXc4Nzt
L’uomo si limitò a guardarlo. Sembrava sconvolto e Fabio si agitò ulteriormente.48Please respect copyright.PENANArhMUs7bIog
«Dannazione, rispondimi!» lo redarguì aspramente.48Please respect copyright.PENANA3xbIEN2kKj
«Ad appiccare l’incendio sono stati i pretoriani…» rispose quello titubante.48Please respect copyright.PENANAmH27Sbql09
Fabio rimase interdetto. «Pretoriani?» ripeté incredulo.48Please respect copyright.PENANATwohULXAxc
Il giovane vigile annuì con vigore. «Sì, comandante. E non è tutto. Ci hanno anche severamente proibito di spegnerli. Sembra che stiano appiccando incendi in tutta Roma» aggiunse in maniera concitata.48Please respect copyright.PENANAJqTN4T3Gqq
Fabio non perse tempo a chiedersi cosa stesse accadendo e ordinò seccamente all’uomo di condurlo sul posto.48Please respect copyright.PENANACJUHBteWBn
Quando arrivarono, l’incendio aveva già iniziato ad attecchire sui portoni e su tutte le parti in legno e stoffa delle insule. Due pretoriani se ne stavano sull’altro lato della strada, fermi e impettiti, ad osservare impassibili quell’esecrabile spettacolo, come in attesa di vedere l’incendio divampare più forte. Fabio andò loro incontro, visibilmente adirato.48Please respect copyright.PENANAx1e1hQgYGr
«Ma che state facendo, siete forse impazziti?»48Please respect copyright.PENANAoEU5H8VUgh
«No, comandante, stiamo solo eseguendo degli ordini» rispose uno dei due, con una freddezza priva di qualsiasi emozione che fece infuriare Fabio ancora di più.48Please respect copyright.PENANAABcNcgt3iD
«Quali ordini? Ordini di chi?»48Please respect copyright.PENANAa7y5KI8nyJ
«Gli ordini dell’imperatore di dare fuoco a tutta Roma, compreso il Palatino.»48Please respect copyright.PENANA1qBIxCqdJV
Quella notizia colpì Fabio come un pugno nello stomaco. Rimase per un tempo imprecisato in silenzio, a riflettere su quanto gli era stato riferito. Che accidenti stava combinando Giulio? Possibile che avesse perso il senno fino al punto di distruggere Roma e tutti i suoi cittadini? Semplicemente non riusciva a crederci. In ogni caso, lui non poteva permettere che accadesse, andava contro tutti i suoi principi e contro i suoi stessi doveri.48Please respect copyright.PENANAipe52oM7l2
«Fulvio, organizza delle squadre di intervento per raccogliere l’acqua…» iniziò a ordinare al vigile al suo fianco, ma la guardia pretoriana lo interruppe in maniera rude, dicendo: «Che cos’è che non ti è chiaro, comandante? È volontà dell’imperatore che Roma bruci. Perciò attieniti agli ordini dell’imperatore, o saremo costretti ad arrestarti.»48Please respect copyright.PENANA0B7uPSjYGx
«Ma, per tutti i numi, potrebbero esserci delle persone lì dentro!» gridò devastato Fabio.48Please respect copyright.PENANAmsbRX0nTMf
«Non è una cosa che mi riguarda, e a questo punto non riguarda più nemmeno te» ribatté quello mostrandosi inflessibile.48Please respect copyright.PENANAZNjNW9dnl0
Fabio emise un urlo animalesco. Si portò le mani ai capelli e si strinse con rabbia delle ciocche tra le dita. Dovette fare affidamento a tutta la sua formidabile capacità di autocontrollo per non colpire la guardia. Si voltò invece verso ovest, in direzione del Palatino.48Please respect copyright.PENANAy6w3wZUENv
Rifletté velocemente che c’era solo un modo per evitare, o perlomeno contenere, quel disastro, ed era quello di affrontare personalmente l’imperatore.48Please respect copyright.PENANAYVlGujmmM3