CAPITOLO 1114Please respect copyright.PENANAsCDWCuq5y4
L’eredità114Please respect copyright.PENANAw0nZuSJbpu
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VENTIDUE ANNI DOPO114Please respect copyright.PENANARtT5uzmaEW
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«Sono sbalordito, ha davvero fatto un lavoro eccellente» disse l’uomo sfogliando con delicatezza le pagine del libro, un antico trattato di astronomia risalente al diciottesimo secolo, sfuggito alla devastazione di un incendio ma danneggiato dalle acque di spegnimento che ne avevano causato il proliferarsi della muffa.114Please respect copyright.PENANAuj8vATYJTy
«Ma come ha fatto?»114Please respect copyright.PENANAQ1qCN8LaFW
Davide sorrise. Come aveva fatto? Ore ed ore di paziente lavoro, ecco come aveva fatto. Per riportare il manufatto al suo splendore originale aveva dovuto smontarlo, sottoporre le pagine e la copertina ad asciugatura, disinfezione, spolveratura, aspirazione, carteggiatura, e tutta una serie di procedure noiose ma fondamentali prima di ricucirle nuovamente insieme. Tuttavia, spiegarlo in termini tecnici sarebbe risultato poco comprensibile ed estremamente noioso a chi non si intendeva di restaurazione.114Please respect copyright.PENANALPcFFKJWpA
«Magia...» si limitò quindi a rispondere.114Please respect copyright.PENANAR759y1O1LG
«Questo è certo, a giudicare dal risultato insperabile» replicò l’uomo. «Mi è costato un occhio della testa restaurare l’opera ma ne è valsa la pena. Ora il suo valore è come minimo raddoppiato» aggiunse infine porgendogli la mano.114Please respect copyright.PENANAqwHm8JIlVw
Davide gliela strinse e poi lo accompagnò alla porta.114Please respect copyright.PENANA7Lh5DYVlTr
«Mi avevano parlato molto bene di lei, posso garantirle che anche da parte mia riceverà un ottimo feedback» aggiunse il cliente davanti all’uscio aperto.114Please respect copyright.PENANAamHsK5BrHf
Davide cercò di sfoggiare il miglior sorriso che poteva. «La ringrazio, signor Colarossi» replicò cortesemente.114Please respect copyright.PENANAKPKbUyi7fG
Poi, però, quando finalmente il cliente si decise ad uscire, richiuse la porta ed emise un sospiro di sollievo. In genere si intratteneva di più con i clienti, ricevere complimenti era per lui gratificante quasi come l’essere pagato in moneta, ma il cellulare aveva iniziato a vibrargli nella tasca dei pantaloni da quando l’uomo era arrivato e non aveva più smesso di farlo.114Please respect copyright.PENANAWA6UbQm0li
Lo tirò fuori e controllò sul display.114Please respect copyright.PENANA8NlJXTBkTy
C’erano due messaggi vocali, uno del fratello Niccolò e l’altro di suo padre, e nove chiamate senza risposta, tre di sua sorella Melissa e le restanti sei di Sara, la sua compagna.114Please respect copyright.PENANAGyoAmmeD2A
Ignorò volutamente le chiamate e si accinse ad ascoltare i messaggi.114Please respect copyright.PENANAUO4CL4imqa
Diede la precedenza a quello del fratello.114Please respect copyright.PENANAE862cIPn2H
«Ciao Davide. Volevo ricordarti l’appuntamento di domani dall’avvocato. Vedi di esserci stavolta, così risolviamo una volta per tutte la faccenda. È importante, Davide. Forse non per te ma per me sì... Ve bene, dai, ci vediamo domani.»114Please respect copyright.PENANAWUpYfTzJbW
Davide scosse la testa sbuffando. Suo fratello faceva di tutto per essere uno stronzo, riuscendoci per altro molto bene. Forse si era scordato che la volta precedente era stato costretto a disdire l’appuntamento perché attaccato ad un tubo in una camera d’ospedale. O forse, più probabilmente, se lo ricordava e non gliene fregava comunque un accidenti di niente.114Please respect copyright.PENANAY1wq1ZSUp5
Decise di non rispondergli. Non gli avrebbe fornito l’ennesimo pretesto per litigare, anche perché litigare era in quel momento l’ultima cosa che desiderava. Non ne avrebbe trovato la forza nemmeno volendo.114Please respect copyright.PENANAjvnDTeuu70
Aprì il messaggio del padre e ascoltò anche quello mentre si dirigeva al tavolino di legno addossato alla parete vicino alla finestra sopra il quale facevano sfoggio numerose bottiglie di liquore, destinate quasi esclusivamente ai suoi clienti.114Please respect copyright.PENANAftjBe35S7d
«Ciao Davide. Sei stato dal medico stamattina? Come sono andate le analisi? Avevi detto che mi avresti fatto sapere ma sto ancora aspettando di ricevere tue notizie... Chiamami quando puoi, d’accordo?»114Please respect copyright.PENANACTsqc8jv9t
Davide si riempì un bicchiere di cognac e se lo portò alle labbra.114Please respect copyright.PENANAhcjT2zVFav
“Niente alcolici, Davide” udì nella sua testa la voce del medico che da anni lo seguiva nella sua malattia.114Please respect copyright.PENANAgoQiNgjjxc
«Tanto ormai che differenza fa?» si rispose ad alta voce prima di trangugiare in un unico sorso il liquido ambrato, che gli bruciò in gola come se si fosse trattato di lava.114Please respect copyright.PENANAnGuKWADHfO
Gli avrebbe procurato un bel rush cutaneo, ne era sicuro. Probabilmente anche qualche ora di lancinanti dolori addominali. Tanto valeva farsi un altro giro, si disse. Riempì nuovamente il bicchiere e buttò giù anche quello.114Please respect copyright.PENANAwHmV1MGvuu
Sospirò a fondo e, guardando con aria assorta dalla finestra lo spettacolo del tramonto che incendiava lo scenario deprimente dei palazzoni soffocanti e delle strade trafficate di Milano, ripensò alle esatte parole con le quali il medico quella mattina lo aveva messo al corrente del tumore che, dalle ultime indagini effettuate, era stato trovato nel suo fegato.114Please respect copyright.PENANAGWNrvigqIZ
Termini come “piccolo”, “asportabile”, “preso in tempo”, venivano inesorabilmente inghiottiti dall’unico che contava davvero: tumore.114Please respect copyright.PENANAQudFfibZhU
Per quanto il medico si era sforzato di rassicurarlo, c’era una sola cosa alla quale Davide continuava a pensare in maniera ossessiva: qualcosa di maligno aveva messo radici dentro di lui e cresceva nel suo fegato. Lo stava facendo anche in quel preciso istante, e avrebbe continuato a farlo fin quando non avrebbe trovato niente altro di cui nutrirsi.114Please respect copyright.PENANAQpdurotW4Q
Chiuse un istante gli occhi, prese un profondo respiro e infine rispose al padre con un breve messaggio: «Ciao papà. È tutto a posto. I valori ematici si sono ristabiliti dopo l’ultima trasfusione di sangue. È stata una lunga giornata fitta di impegni, per questo non ti ho ancora chiamato. Senti, devo andare, ti chiamo domani, ok?»114Please respect copyright.PENANAaKn18IIrqp
Indugiò un istante prima di decidersi a inviare il messaggio. Lo fece infine con riluttanza. Detestava raccontare balle, soprattutto al padre. Dopo la morte della moglie, sua madre, aveva passato i primi dieci anni ad affogare il suo dolore nell’alcol e i successivi dieci a tentare di non ricadere nel vizio. Come ogni ex alcolista, era una persona fondamentalmente fragile, sempre sul punto di crollare, di riattaccarsi alla bottiglia al primo dispiacere. Per questo non poteva raccontargli la verità. Non ora, non senza prima averlo preparato dovutamente.114Please respect copyright.PENANABhcUEjSJx9
Il cellulare nella sua mano vibrò per l’ennesima volta, interrompendo il flusso dei suoi pensieri e facendolo sobbalzare.114Please respect copyright.PENANAuRD1Un9cyj
Era di nuovo Melissa. Davide lasciò che il telefono squillasse a lungo nella speranza che la sorella riagganciasse, che si arrendesse, che capisse che non era il momento, quello davvero non era un buon momento per parlare. Ma poi si disse che sua sorella, probabilmente, si sarebbe precipitata a casa sua se non le avesse risposto e, dovendo scegliere tra i due il male minore, si decise a farlo.114Please respect copyright.PENANAAl3mzEoUIx
«Cristo santo, Melissa, non ti arrendi mai?»114Please respect copyright.PENANAlu6AjOJPRx
Melissa tacque un istante, spiazzata dalla sua risposta aggressiva. «Dove sei?» si informò dopo essersi ripresa.114Please respect copyright.PENANAuNzzADcQzG
«Sono le sette di sera, dove dovrei essere secondo te?»114Please respect copyright.PENANAlLFv2Z4IaW
Melissa esitò di nuovo. «Ho sentito Sara...» disse poi.114Please respect copyright.PENANAVjO2ATT18F
«E quindi?»114Please respect copyright.PENANAWjtj01cMRI
«Dice che sono tre giorni che non torni a casa.»114Please respect copyright.PENANAoTtiO9GlO7
«Sì, beh, questi non sono affari tuoi, Melissa.»114Please respect copyright.PENANADz6y7oDvUC
«Singhiozzava al telefono, Davide! Mi dici che succede?»114Please respect copyright.PENANAKtCiZBaOWN
«Ti ho appena detto che non sono affari tuoi, Mel.»114Please respect copyright.PENANAiBuKBVORUF
«Posso almeno sapere dove stai dormendo?»114Please respect copyright.PENANAImkpxgLbF9
«Nel mio studio. Senti, devo andare, devo ricevere un cliente...» mentì.114Please respect copyright.PENANAGkyxQgcycN
«E dai, Davide...»114Please respect copyright.PENANAIgWRg2epft
«Ci vediamo domani, Melissa.»114Please respect copyright.PENANAn1V6pylnSK
«Davide, per favore...» iniziò a supplicarlo lei, ma lui mise giù prima che potesse finire di parlare.114Please respect copyright.PENANAR0xmi7IWzA
Davide spense il telefono e lo gettò sopra il divano. Se non lo avesse fatto, Melissa avrebbe continuato a chiamarlo o a bombardarlo di messaggi. Non avrebbe mollato l’osso fino a quando non le avrebbe detto quello che voleva sentirsi dire: cosa non andava tra lui e Sara.114Please respect copyright.PENANAsaNgYFhZDu
E quello era un altro discorso che, al pari della storia del cancro, Davide non era ancora pronto ad affrontare. Non aveva ancora avuto il coraggio di farlo dovutamente con Sara, non vedeva perché avrebbe dovuto farlo con sua sorella.114Please respect copyright.PENANAyrh6BXlbFU
Pensare a Sara gli fece nuovamente venire voglia di bere. Si avvicinò al tavolino con gli alcolici, allungò la mano verso il cognac e poi la ritirò, disgustato di se stesso e della sua debolezza.114Please respect copyright.PENANApCl0Hm3qCs
Alzò lo sguardo alla finestra.114Please respect copyright.PENANAe8DVRnTruo
Il sole finiva di tramontare in quel momento, mentre i rumori del traffico si attutivano e Milano si accingeva a vestirsi per la notte con migliaia di luci bianche.114Please respect copyright.PENANAtvh7K841zt
Quello era il momento ideale per Davide di andare a correre, cosa che si sforzava di fare regolarmente da quando era adolescente. Lo faceva per tenersi in forma ma anche per trovare il pretesto di uscire, di stare all’aria aperta.114Please respect copyright.PENANAOZcFcuQsM1
Cominciò a sbottonarsi la camicia, rinvigorito da quel rigurgito d’orgoglio. Nossignore, non avrebbe passato la serata a piangersi addosso e a riempirsi lo stomaco di alcol. Sara o meno, cancro o meno, lui aveva il dovere, oltre che il diritto, di prendersi cura di se stesso, e lo avrebbe fatto. Sarebbe andato a correre anche quella sera, e avrebbe continuato a farlo fino a quando i suoi polmoni sarebbero stati in grado di riempirsi d’aria e le gambe di sorreggere il peso del suo corpo.114Please respect copyright.PENANAw8ZC4hDgvS