CAPITOLO 3118Please respect copyright.PENANAKlnlrczUfG
Il bambino118Please respect copyright.PENANAYhTb9zsZXA
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Le note del Notturno vibravano calde e dolci nell’aria.118Please respect copyright.PENANAIB0dD0TGpn
Tilde, con indosso un leggero vestito bianco che le arrivava alle caviglie e i lunghi capelli sciolti che le ricadevano morbidi sulla schiena, osservava concentrata il dipinto al quale stava lavorando.118Please respect copyright.PENANAhiHbpKMmw6
Teneva in una mano un pennello e nell’altra una tavolozza. Aveva negli occhi nocciola un’espressione triste, che Davide non ricordava di averle mai visto prima.118Please respect copyright.PENANAEa0B1shzlm
«Cosa dipingi, mamma?» le chiese avvicinandosi a lei, con la sua voce da bambino.118Please respect copyright.PENANAV9I5qOTynv
«La fine di ogni cosa...» fu la strana risposta.118Please respect copyright.PENANApjOc99teYZ
Davide corrugò la fronte, poi lo sguardo scivolò sul pennello che lei stringeva tra le dita. Era imbrattato di un colore che di rado le aveva visto usare nelle sue opere: un rosso carminio terribilmente scuro.118Please respect copyright.PENANA9LjtV17jYf
Il colore del sangue.118Please respect copyright.PENANAS5ma0V3I69
Incuriosito, si portò di fronte al quadro per poterlo esaminare.118Please respect copyright.PENANAXaCk7kVzmZ
Sullo sfondo nero di una notte senza luna incredibilmente stellata, un essere con le sembianze di un uomo vestito di sola ombra sedeva sul bordo di un pozzo.118Please respect copyright.PENANA7va0MVQNpl
Teneva tra le mani un cuore umano. Aveva il volto imbrattato di sangue e, tra i piccoli denti aguzzi, c’erano brandelli di carne.118Please respect copyright.PENANA9NWtROZs86
Ciò che rimaneva del corpo squartato di un ragazzino era ammucchiato ai piedi dell’essere, in una posa grottesca.118Please respect copyright.PENANAgSrPh02gGC
Davide guardò la madre inorridito. Non aveva mai dipinto scene così raccapriccianti.118Please respect copyright.PENANAFnGahBobjd
«Chi è?» le chiese.118Please respect copyright.PENANAVjlcJ6FPTS
«Non chi “è”, ma chi “potrebbe essere”...»118Please respect copyright.PENANANcuVHvKelA
«Chi?»118Please respect copyright.PENANAinJMMRJwMI
Le dolci note del Notturno si avviavano verso il finale.118Please respect copyright.PENANAlt8gAi507D
Tilde lo guardò con profondo amore e rispose: «Dovrai essere forte, piccolo mio. Promettimi che sarai forte.» 118Please respect copyright.PENANAdQ4FYg2i9I
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Davide balzò sul letto, col cuore che gli martellava violento nel petto.118Please respect copyright.PENANAPTsosemPu3
La prima cosa di cui si rese conto fu di avere la bocca arida. Aveva sete, una sete terribile.118Please respect copyright.PENANASic8qW3IfT
O era fame?118Please respect copyright.PENANAb3NZY3Cbea
La seconda cosa furono le note del Notturno di Chopin. Provenivano dal soggiorno.118Please respect copyright.PENANALOyzRlGy4T
C’era qualcuno in casa, realizzò raggelando di paura. Forse un ladro. O forse la stessa persona che aveva tenuto in ordine la casa, che gli aveva riempito il frigorifero e perfino preparato il letto.118Please respect copyright.PENANAgzMXwUU2gc
Dopo un primo momento di disorientamento e di spavento, Davide si mise in piedi. Cercò in giro qualcosa da usare come arma ma non trovò nulla di utile allo scopo. Si affacciò sul pianerottolo e accese la luce.118Please respect copyright.PENANApAB47uhZ5D
«Ehi, c’è qualcuno? Sto chiamando la polizia!» gridò, nella speranza che questo bastasse a mettere in fuga l’intruso. Tuttavia non accadde nulla e, soprattutto, non udì nulla.118Please respect copyright.PENANAqdEmO0u8H4
Iniziò a scendere le scale con circospezione, con lo stomaco aggrovigliato, il cuore in gola e il telefonino in mano, pronto a far partire la chiamata alle forze dell’ordine.118Please respect copyright.PENANA69nXXBBOUl
Il suono gracchiante del pianoforte continuava a risuonare nelle stanze della casa.118Please respect copyright.PENANAbqYB6tdKw0
Davide si fece coraggio, piombò nel soggiorno e accese la luce, aspettandosi di trovarsi faccia a faccia con l’intruso. Il grammofono si spense all’improvviso in quello stesso momento, e la casa ripiombò nel silenzio più assoluto.118Please respect copyright.PENANAUL9IO6D486
Davide si guardò intorno, sollevato ma anche confuso. Il soggiorno era come lo aveva lasciato: in ordine e vuoto. Eppure qualcuno aveva pur messo in funzione il grammofono e, allo stesso modo, lo aveva spento.118Please respect copyright.PENANABHzt1UNc50
Cercò ovunque, dietro le tende e perfino dentro la credenza. Infine si arrese all’evidenza: nessuno si era intrufolato in casa sua a quell’ora della notte. Probabilmente si era immaginato tutto, si era trattato solo di una suggestione causata dal brutto sogno che aveva appena fatto.118Please respect copyright.PENANAu4aHTN4WEp
Sì, cercò di convincere se stesso, doveva essere andata così.118Please respect copyright.PENANA5yuQ5jShsy
Spense la luce intenzionato a tornarsene a letto, quando gli parve di udire un cigolio provenire da fuori.118Please respect copyright.PENANA73VlUHHCsZ
Davide si affacciò alla finestra. La nebbia, che aveva iniziato a scendere la sera prima, si era fatta più densa e compatta, ma non così tanto da impedirgli di vedere che qualcuno era su una delle due altalene del parco e si dondolava pigramente.118Please respect copyright.PENANAFrfS2M9Whp
Qualcuno dalla statura molto piccola.118Please respect copyright.PENANAH5XLtvXl4E
«Un bambino...» alitò Davide sconcertato.118Please respect copyright.PENANADxttyEfKZl
Di riflesso guardò l’ora sul suo orologio da polso: erano le tre meno un quarto. Chi diavolo faceva uscire un bambino così piccolo in piena notte, con la nebbia e il freddo?118Please respect copyright.PENANAcfhf0E6QUR
Diede un’occhiata intorno per accertarsi che il piccolo non fosse da solo, che qualcuno lo stesse per lo meno sorvegliando, ma non gli parve di notare nessun altro oltre a lui.118Please respect copyright.PENANAUHAxIpF8w9
Decise di controllare meglio. Si avviò all’ingresso e aprì con circospezione la porta.118Please respect copyright.PENANAkSBXWmX7tP
Il freddo si era fatto pungente a causa dell’umidità presente nell’aria e Davide, che indossava solo una t-shirt leggera e i pantaloni del pigiama, rabbrividì.118Please respect copyright.PENANAsJyTLIppRK
Tornò a guardarsi intorno con più attenzione, ma di nuovo non gli parve di scorgere nessun altro oltre al bambino, che gli dava le spalle e continuava a dondolarsi pigramente.118Please respect copyright.PENANAVT2WKeJO2p
«Ehi!» cercò di richiamare la sua attenzione bisbigliando, data l’ora tarda. Il piccolo, però, parve non udirlo, perché non si girò né smise di dondolarsi.118Please respect copyright.PENANAlvxOQIo9V2
Davide si richiuse la porta alle spalle e mosse qualche passo verso di lui.118Please respect copyright.PENANAioCTVHNoOg
«Ehi, bimbo...» provò nuovamente a chiamarlo.118Please respect copyright.PENANAcZCW4ITw3c
Il piccolo si voltò di scatto e lo fissò per un istante con occhi piccoli, che brillavano di una luce strana, quasi selvaggia.118Please respect copyright.PENANAEKutq561YM
«Sei solo?» indagò Davide preoccupato. Per tutta risposta, quello gli elargì un sorriso smagliante e poi fuggì via, in direzione della chiesa, la cui luce all’interno era stranamente accesa, come Davide poté notare dall’enorme finestrone trapezoidale sopra il portone d’accesso.118Please respect copyright.PENANAY2qsLXMoIy
Davide inseguì il bambino, noncurante del freddo che ora gli mordeva le ossa. Avrà avuto cinque, forse sei anni, ma correva come un adulto ben allenato, e Davide faticò a stargli dietro.118Please respect copyright.PENANA5Du2orJSe5
Arrivato alla chiesa, il bambino spinse con tutte e due le mani il portone e quello si aprì, rivelandone l’interno.118Please respect copyright.PENANAuWeqUhyp5m
Le pareti, affrescate nei toni del giallo, rosa e azzurro, erano scrostate in diversi punti. Vi erano sei cappelle, speculari all’altare maggiore, e alle spalle dell’altare il coro.118Please respect copyright.PENANAMOZLoN5jor
Davide entrò nella chiesa in punta di piedi in una sorta di riverenza religiosa, nonostante decisamente non fosse un uomo di fede. I suoi passi echeggiarono tra le alte mura mentre procedeva con discrezione verso il centro della navata, cercando il piccolo tra un banco e l’altro.118Please respect copyright.PENANAOizpwas18V
Percorse in lungo e in largo tutta la navata, senza trovare anima viva. Controllò anche nel presbiterio e ovunque avesse potuto nascondersi il piccolo, ma di lui nessuna traccia.118Please respect copyright.PENANACRRH47gPRk
«Al diavolo!» esclamò ad un certo punto, stanco di quella lunga e strana notte. Afferrò il telefono con l’intento di chiamare la polizia e affidare a loro il compito di cercare il piccolo, ma poi iniziò ad essere colto dai dubbi.118Please respect copyright.PENANAu2iL2UdJTQ
Esisteva davvero quel bambino? E se la sua fosse stata solo un’allucinazione? Se si fosse trattato solo di un altro dei suoi incubi terribilmente realistici che gli capitava di fare sempre più spesso negli ultimi tempi? Se si fosse trattato solo di stanchezza, o di eccessivo zelo?118Please respect copyright.PENANAQ92K4qARnA
Prese un profondo respiro e spense il telefono. Non avrebbe creato problemi alla polizia locale a nemmeno un giorno dal suo arrivo in quella stramba comunità, né avrebbe dato modo alla gente del posto, che non sembrava molto incline all’ospitalità, di trovare qualcosa di interessante su di lui di cui spettegolare.118Please respect copyright.PENANAoEUpTO9e9x
Si avviò lentamente verso l’uscita, desideroso solo di rimettersi a dormire e di concludere quel poco che rimaneva di quell’assurda notte nel suo letto.118Please respect copyright.PENANAuJOL8qujSi
Prima di uscire, tuttavia, fece una foto all’interno della chiesa. Il giorno dopo avrebbe potuto verificare se la sua fosse stata davvero solo un’allucinazione.118Please respect copyright.PENANAx7496OvZso
Si diresse nuovamente verso casa, mentre la stanchezza cominciava a farsi sentire e il freddo a fargli battere i denti.118Please respect copyright.PENANAR3xT54ofud
Arrivato davanti alla porta si girò un’ultima volta verso la chiesa.118Please respect copyright.PENANAoVaJerP27S
Le luci erano spente, il portone dovutamente chiuso.118Please respect copyright.PENANAlu4WGSgg5d
Davide emise un’esclamazione di stupore.118Please respect copyright.PENANAAAs6tG7VzO
“Ma che accidenti succede?” pensò, confuso.118Please respect copyright.PENANAW17fbKoxf8