Non furono le botte in sé a convincermi a smettere l’attività di spacciatore. In realtà quello era stato il motivo per cui avevo iniziato a farlo, per la carica di adrenalina che certe situazioni per forza di cose ti danno. Smisi perché Vanessa non potevo perderla.56Please respect copyright.PENANA8rNFL1d5oX
Non venne mai a trovarmi durante la mia convalescenza. Mai. Sapevo che quello era il suo modo di urlarmi contro il suo disappunto. Ed era implicito, in quel tacito messaggio, che se non mi fossi dato una calmata, avrei potuto dire addio alla sua amicizia per sempre.56Please respect copyright.PENANAelWizgYd0l
Avevo già deciso di lasciare perdere dopo che si era sentita male a causa dello spinello che le avevo fatto fumare, e quello che successe in seguito mi spinse a farlo definitivamente. Quando le mie spiccate doti imprenditoriali nel ramo dello spaccio furono accertate, fui promosso di grado e passai dal fumo alla coca e agli oppiacei. E qui la piazza cambia, perché cambiano i clienti. L’erba la vendi agli studenti, la coca agli imprenditori, ai politici, ai padri e alle madri di famiglia, agli operai e anche ai poliziotti. E vabbè, qualche volta anche agli studenti. Anche a studenti molto giovani, purtroppo.56Please respect copyright.PENANAM2AbZWY5d8
La piazza cambia e può assumere diverse forme: la discoteca e la piscina, i bar e i giardini, i cinema, casa tua e perché no, gli autobus. Ma c’è una cosa da tenere sempre presente, una regola da non infrangere mai: non uscire dai confini prestabiliti. Devi muoverti dentro lo spazio che ti viene assegnato.56Please respect copyright.PENANARkGTHV7eq7
Ecco perché non fui molto prudente, quel giorno.56Please respect copyright.PENANAJndnUVS998
Lei era, e secondo me non lo è più, la donna più bella che avessi mai visto. Alta, bionda, glaciale. Ghiaccio caldo. La conobbi in una discoteca sulla Portuense, dove io e alcuni dei miei amici andammo a ballare un sabato sera. Ci recammo al locale, ciascuno con la propria moto.56Please respect copyright.PENANAt52pIywcPC
Il locale era molto in, in quegli anni, frequentato da gente per bene, tutti signorini.56Please respect copyright.PENANAfZT48ID77j
Lei era seduta da sola al bancone del bar, e aveva un’aria terribilmente infelice. Ce la contendemmo, i miei amici ed io. Così, come spesso facevamo quando aprivamo certe sfide idiote, decidemmo che a turno uno di noi sarebbe andato a fare il cascamorto con lei. La sfida finì sul nascere. Non ricordo chi di noi andò per primo, ma ricordo che tornò indietro dopo averci scambiato due parole contate e aver parlottato un po’ col barman, e mi disse, preoccupato: «Quella ha già deciso, ma è meglio lasciarla perdere.»56Please respect copyright.PENANArFdWQIttU3
Si era rivolto a me, quindi era chiaro che il prescelto fossi io. La ragazza mi lanciò uno sguardo languido, e i lombi cominciarono a pizzicarmi.56Please respect copyright.PENANAlZpiHJo0on
«Perché è meglio lasciarla perdere?» chiesi al mio amico, senza staccare gli occhi dalla stangona.56Please respect copyright.PENANACCBhuWZ2IX
«È la donna di uno che conta, da queste parti.»56Please respect copyright.PENANASggtReByIc
Non è che non avessi afferrato il messaggio, semplicemente me ne fregai. Anzi, mi diede un incentivo in più per provarci, con lei. Ero al massimo del mio delirio di onnipotenza in quel periodo, e credevo che niente potesse essermi negato. Mi alzai deciso e la raggiunsi.56Please respect copyright.PENANAMuQQaugLqd
«Posso offrirti qualcosa da bere?» le chiesi.56Please respect copyright.PENANA2uOzhRagys
Lei mi guardò freddamente, con sufficienza, e quasi la mandai subito a cagare per quello sguardo sfrontato.56Please respect copyright.PENANAkxNLwUWS2t
«Ti sembro una che si accontenta di un bicchierino di vodka?» disse sprezzante.56Please respect copyright.PENANAw0dNqhgBgp
Meditai un minuto su quella risposta del cazzo. Il barman mi fissava serioso. Decisi che potevano andare entrambi a farsi fottere. Bella lo era da togliere il fiato, ma non ero ridotto alla fame da permettere a una dell’est di insultarmi così. In fin dei conti, il taglio era verticale anche nel suo caso.56Please respect copyright.PENANAHeUKlSznwv
Le donne hanno un vantaggio rispetto a noi uomini: non devono preoccuparsi di misure e resistenze. Devono solo aprire le gambe. E lì, le differenze non sono così marcate come lo sono per noi maschietti. Questo, per lo meno, era ciò che pensavo in quegli anni. Schioccai la lingua stizzito, e mi alzai.56Please respect copyright.PENANA3pIwsQV0Ha
«Tu sei il figlio di Corrado» aggiunse lei prima che mi fossi dileguato. Ancora una volta, la fama di mio padre mi precedeva e mi spianava la strada.56Please respect copyright.PENANAEJy7S9N3Tq
Adesso fu il mio turno di essere sprezzante. «E allora?»56Please respect copyright.PENANAoCQFIB2kFZ
«Mi sembrava di averti già visto in qualche altro locale.»56Please respect copyright.PENANAkE7NBapqEi
«Com’è piccolo il mondo» continuai con la linea del sarcasmo.56Please respect copyright.PENANAGpiHBCSF7d
«Masha mi parlò tanto di te.»56Please respect copyright.PENANANOPZdy6A17
Feci finta di non ricordarmi chi era Masha, ma come avrei potuto dimenticarmi la mia prima scopata? «Non me la ricordo» risposi quindi.56Please respect copyright.PENANA7Mgubi40dz
Stavo per girare i tacchi, ma quella si alzò e mi chiese, in tono suadente, se la portavo a ballare. Non lo avrei fatto se non fosse stato per lo sguardo di biasimo negli occhi del cazzo di barman. Avevo perso interesse per la moldava, ma non mi sarei mai tirato indietro davanti alla prospettiva di fare incazzare qualcuno, soprattutto se era uno che contava e c’era la possibilità di venire alle mani. Le afferrai con forza un braccio e la condussi al centro della pista.56Please respect copyright.PENANARBOg9TFuBO
Provate a immaginare due che si strofinano in maniera sensuale al suono di una base techno in mezzo a un casino di gente che sgomita e salta. Noi ci riuscimmo.56Please respect copyright.PENANASj8D7EH6Cl
Fu brava a riconquistarsi le mie attenzioni. Mentre mi si strusciava addosso, prese a mordicchiarmi un orecchio. Le afferrai i capelli con una mano e la baciai quasi con brutalità. L’altra mano la tenevo sulle sue chiappe.56Please respect copyright.PENANAQzupM0i9II
«Vuoi sapere cosa mi ha detto di te Masha?» mi sussurrò all’orecchio.56Please respect copyright.PENANA4MatBwDUKe
«Cosa?» chiesi, per poi tornare a infilarle la lingua in gola.56Please respect copyright.PENANAcpet74Arfh
«Che sei giovane, ma ben dotato. È vero?»56Please respect copyright.PENANAwyTJbSUliv
«Questo lo devi scoprire da sola.»56Please respect copyright.PENANAikxhtRotEy
Si staccò ansimando. «Ce l’hai un po’ di neve?»56Please respect copyright.PENANAj5s5lxMGUP
«Tutta quella che vuoi.»56Please respect copyright.PENANAZgmxuMYUdT
«Portami via da qui.»56Please respect copyright.PENANA59tAfUMRzi
Non me lo feci ripetere due volte. Prima di andarmene, i miei amici tentarono di persuadermi dall’idea di portarmela a letto, ma non ero uno su cui facevano presa le esortazioni, altrimenti avrei da tempo dato ascolto a quelle di Vanessa, o di Saverio, le uniche due persone al mondo di cui mi interessava davvero qualcosa.56Please respect copyright.PENANAuVWEkr4pSA
Io volevo fermarmi in albergo, ma lei mi disse che casa sua era a due passi.56Please respect copyright.PENANA4rI7dhX5jx
Ci sniffammo un bel po’ di coca e demmo inizio ai balli. Si fece prendere in tutti i modi possibili, e anche in quelli impossibili. All’alba, quando capii che non mi si sarebbe più drizzato, mi alzai senza dirle niente e mi rivestii. Guadagnai la porta e lei mi disse, serafica: «Mi lasci un po’ di coca?»56Please respect copyright.PENANAxt56XnyQCG
Pensai che se la fosse meritata, non avevo mai scopato così in vita mia. Le andai vicino, tornai a baciarla e le misi fra le gambe una bustina. Stavo per rialzarmi quando mi afferrò un braccio e mi guardò in maniera terribilmente seria, quasi addolorata. «Tu lo sai a chi appartengo, vero?»56Please respect copyright.PENANA7GrT0xuOdD
Sorrisi strafottente. «No, e non me ne frega un cazzo.» Proprio così le risposi. I nomi erano solo dettagli inutili, per me. Lei, per esempio, non l’avrei rivista mai più, a cosa mi serviva chiederle il nome? E se anche mi fossi preoccupato di sapere il nome del tipo che se la sbatteva, come avrebbe potuto cambiarmi la vita? Sapevo che era uno che contava, mi bastava quello. Questo almeno era quello che pensavo prima che me le suonassero di santa ragione. I nomi, inutili dettagli. Bè, ora lo so, avrei dovuto prestare più attenzione a certi dettagli. Se, per esempio, mi fossi interessato di sapere che il tipo della tipa era Francesco Marola, detto Chesco, quello che controllava buona parte della zona sud di Roma, per intenderci, magari la troia me la sarei fatta lo stesso ma col cavolo che le avrei lasciato quella bustina. Eh sì, perché il caro Chesco, più che per una questione di corna, mi spezzò una gamba perché avevo avuto la faccia tosta di entrare nel suo quartiere con la mia roba.56Please respect copyright.PENANA2tnykvU5bF
Mi prelevarono all’Artica, un chioschetto a Ostia, tre giorni dopo, mentre salivo sulla moto per tornarmene a casa. Tre brutti ceffi in una Fiat Uno di merda. Mi condussero sulla Cristoforo dove il Chesco mi attendeva, acquattato in mezzo alla pineta.56Please respect copyright.PENANAYoLrZnJEzi
«Allora, pivello, te la sei goduta la troia?» mi disse dopo avermi fatto pestare a modo, ma prima di farmi spezzare la gamba.56Please respect copyright.PENANARUSKiXfiz0
«Una donna di gran classe» ebbi l’ardire di rispondere. Chesco mi guardò con ferocia, e mi colpì anche più forte. Due denti saltarono via.56Please respect copyright.PENANAd7sMeZVI0A
«Hai fegato, coglione. Non ti faccio fuori solo per rispetto di tuo padre, che invece sa come si conducono gli affari e sa stare al posto suo. Ma la prossima volta che vieni dalle mie parti e ti metti a distribuire caramelle a tutti, sei un cazzone morto. Hai capito, coglione? E prima di farti la donna degli altri, prova a pensare che effetto ti farebbe se io mi venissi a scopare la tua.»56Please respect copyright.PENANAAYnAKQf65s
Sorrisi come un idiota. «Non ce l’ho, la ragazza» asserii.56Please respect copyright.PENANA1ROTqV01h5
«Strano, mi avevano detto di sì. Veronica… Marina…»56Please respect copyright.PENANAjw20QVlMU8
«Vanessa» gli suggerì uno dei suoi ceffi.56Please respect copyright.PENANAaQWdhaulJl
«Vanessa… Lei. Dicono che sia un bocconcino niente male. Che dici, me la vado a trombare la tua non-ragazza?»56Please respect copyright.PENANAnqW5ROahfv
«Noo! Ti prego, no…»56Please respect copyright.PENANAkJpr3ogZTM
«Ti prego? Ah, ma allora le conosci le buone maniere, eh coglione? Allora, la tua roba te la tieni a casa tua, da oggi in poi. Siamo intesi?»56Please respect copyright.PENANAeOGR0AKJ0P
«Tanto avevo già deciso di licenziarmi…»56Please respect copyright.PENANAGnwiU9gbHy
«Ottima decisione. Uno che vuole mettersi in affari in questo campo deve essere orfano di madri, padri e fidanzatine, vere o presunte. I sentimentalismi non sono ammessi in questo business. Prendi me, per esempio. Mi hai fottuto la donna, ma mica ne faccio una questione di stato. A me basta che tieni lontano la tua roba dalla mia piazza. Il pisello invece puoi infilarlo dove credi. Anzi, sai che facciamo? Ora te la lascio qui a farti compagnia, la vacca, così puoi trombartela ancora, se ci riesci…»56Please respect copyright.PENANAN4PlRIUA0d
Fece cenno a uno dei suoi energumeni e quello andò dritto alla BMW, aprì lo sportello, afferrò la moldava per i capelli e me la gettò addosso.56Please respect copyright.PENANAonQ6bvyQ7m
«Mi dispiace, non ha più denti, non so se è più in grado di fartelo un pompino.»56Please respect copyright.PENANAHDGXghXY5L
Un altro cenno, e mi spezzarono una gamba. Una sola, grazie al cielo, ma che dolore fottuto! Il dolore associato al rumore, questo è quello che si è impresso nella mia mente e mi costringe a non dimenticare mai quel momento. Il rumore secco dell’osso che va in frantumi… Mi si accappona la pelle ancora adesso, se ci penso. Urlai a lungo, poi svenni.56Please respect copyright.PENANA0Qt9A536XM
Per fortuna ci lasciarono sul ciglio della strada, sennò chissà come sarebbe finita. Qualcuno dal rientro da Torvaianica si accorse di noi. Chiamarono un’ambulanza, dove mi caricarono in stato di semi incoscienza.56Please respect copyright.PENANA3M6uv9Z1hD
All’ospedale mi riscontrarono fratture multiple alle costole, oltre a quella scomposta del ginocchio, ematomi ed escoriazioni varie e due denti saltati. Ovviamente non sporsi denuncia, e la moldava fece lo stesso. Lei era senza documenti e, si scoprì in seguito, anche senza permesso di soggiorno. Non mi interessai più a lei, non so che fine abbia fatto.56Please respect copyright.PENANAVjjZVbgfWl
Restai in ospedale tre settimane. Vanessa non venne mai a trovarmi.56Please respect copyright.PENANACWy1VB1QN2
Lo fece Saverio, e ovviamente si infuriò come una iena quando vide in che stato ero. Lui urlava, io me la ridevo.56Please respect copyright.PENANAa9Ie9di6CN
Urlavano tutti, in quei giorni. I medici in ospedale che mi davano dello scriteriato per aver ridotto così il mio corpo, i carabinieri che mi facevano pressioni per convincermi a sporgere denuncia, il mio migliore amico che mi rimproverava di essere stato un folle egoista, i miei vecchi che si insultavano, scaricandosi a vicenda le colpe del loro insuccesso in qualità di genitori. Perfino i professori vennero a trovarmi per urlare la loro indignazione, biasimandomi per le assenze che ero costretto a fare proprio nell’anno della maturità, a causa del mio sconsiderato modo di vivere.56Please respect copyright.PENANA7yliizcez6
Tutti volevano dire la loro, e a modo loro. Mi facevano venire il voltastomaco, con tutte quelle affettazioni. Fingevano di interessarsi al mio futuro, alla mia persona. Ma dov’erano, loro, quando la loro presenza avrebbe potuto fare la differenza? I ragazzi tagliano la roba in classe, la dividono in porzioni, se la custodiscono tranquillamente negli armadietti. La spacciano nei corridoi, nei bagni e davanti all’entrata delle scuole. E cazzo, non sto parlando di scuole americane! La cocaina la vendono al chirurgo e la regalano alla guardia per avere qualche favore in cambio. Tornano a casa imballati di soldi, cellulari nuovi, scarpe di marca, occhiali firmati. Ma nessuno fa loro domande, nessuno se ne pone. Tutto viene svolto alla luce del giorno, eppure nessuno si accorge di niente. Dove sono le istituzioni, quando c’è bisogno di loro? Insegnanti, medici, forze dell’ordine, genitori… Mi facevano tutti una gran pena. Pena e disgusto. Pena, disgusto e rabbia. Ed ero arrabbiato con Vanessa, l’unica che avrei voluto avere vicino in quel momento. Mi aveva avvisato. Me lo aveva detto. Mi aveva ammonito: “Cambia, o ti giochi la nostra amicizia”! Lei era l’unica che si interessava davvero a me. E il fatto che si teneva a distanza dimostrava che non lo faceva solo a parole, ma anche con i fatti.56Please respect copyright.PENANA7OpbfHaK7P
Saverio restò un paio di giorni, poi dovette tornare a casa. Mia madre si fermò pochi giorni in più. Lei e mio padre, straordinariamente d’accordo, decisero che dovevo allontanarmi da Roma, una città che, secondo mia madre, cresceva solo delinquenti e spacciatori. Stabilirono di mandarmi in Inghilterra una volta presa la maturità, a laurearmi in qualche università britannica. E quando mia madre si tolse dalle palle, mio padre fu finalmente libero di dare sfogo alla sua collera.56Please respect copyright.PENANAB4ZSZ8Wmlx
«Di’, porco cazzo, ti sei rincretinito? Lo sai o no che quelli vanno in giro armati? Lo sai o no che potevano dare fuoco alla discoteca? O a uno dei ristoranti? Perché cazzo credi che ogni tanto va a fuoco un locale? E le macchine, quelle che incendiano per tutta Roma? Che cazzo pensavi fosse, un nuovo sport? Fammene un’altra così, pezzo di imbecille, e in casa mia non metti più piede! Mi sono spiegato, porco cazzo?»56Please respect copyright.PENANAWIlCmVXOpb
Questo mi disse come discorso di benvenuto il giorno in cui uscii dall’ospedale e tornai a casa.56Please respect copyright.PENANAJUGjVXnlw4
Non era preoccupato per me, ma per le sue stramaledette proprietà. E in cuor mio determinai di mandarlo presto a cagare, lui e tutti i suoi possedimenti. Mi dissi che mi sarei preso il tempo che mi serviva per rimettermi in sesto e per diplomarmi. Di andare in Inghilterra non ci pensavo proprio. Non sarei rimasto nemmeno a Roma, e comunque non avevo voglia di pensare al mio futuro nell’immediato. In quel momento avevo una faccenda più urgente a cui pensare, ed era Vanessa.56Please respect copyright.PENANA2z9T6bbWNa
Uscito dall’ospedale, rimasi ancora diverso tempo convalescente a casa, prima di tornare a scuola. Non venne a trovarmi mai, nemmeno in quel periodo.56Please respect copyright.PENANAz4ANzuUUQn
Al Giovanelli, il mio regno indiscusso, tutti mi trattarono quasi da eroe quando tornai a scuola. A furia di raccontarla a modo loro e di infarcire la verità con assolute cazzate, i ragazzi avevano distorto i fatti e si era venuta a creare una sorta di leggenda metropolitana.56Please respect copyright.PENANAoyLIOAAqDx
All’entrata fui presto circondato da una moltitudine di studenti smaniosi di sentir narrare dall’eroe in persona tutta la vicenda. Volevano sapere cosa si provava a tenere testa a uno dei capi indiscussi di Roma. Volevano che descrivessi il dolore che avevo provato nel momento in cui mi era stata spezzata la gamba. Mi chiesero informazioni sulla ragazza che avevo cercato di salvare dalle grinfie dei papponi. Se era vero che ora me la tenevo a casa, per proteggerla. Mi rivolsero un concentrato di domande assurde e infantili che mi diedero il voltastomaco, un po’ come quelle a cui fui sottoposto dai giornalisti del cazzo, in ospedale. Urlai a tutti loro di togliersi dalle palle, e quando mi lasciarono respirare e la folla si diradò, potei finalmente vedere Vanessa. Ero furioso con lei per avermi ignorato in quel modo, e mi limitai a guardarla in cagnesco.56Please respect copyright.PENANAG3B6pDxNVF
Mi ero aspettato una delle sue reazioni spropositate. Mi ero illuso che nel trovarmi di fronte, con ancora addosso i segni delle botte e claudicante, sarebbe rinsavita, si sarebbe gettata su di me come un treno in corsa e mi avrebbe mollato uno dei suoi ceffoni. Non lo fece, e mi procurò più dolore questo che tutto il resto, botte comprese.56Please respect copyright.PENANAsH7jYG8ksb
Cercai di convincermi che si sarebbe presentata durante la pausa nella mia classe, ma non avvenne. Così mi decisi. Andai io da lei. Iniziai a correre giù per le scale fino al secondo piano dell’edificio, dove si trovavano le terze. Attraversai il corridoio con l’andatura veloce e zoppicante. Tenevo i pugni stretti e le mascelle serrate, e avevo il cuore che mi batteva a mille. E più procedevo, più la collera aumentava.56Please respect copyright.PENANAraYhekTsWa
Entrai come una furia in classe, ma mi bloccai sulla porta. L’aula era semideserta, tutti erano in giro a oziare. Ma non lei. Lei era seduta al suo posto con la testa nascosta tra le braccia conserte. Singhiozzava, e nel vederla in quello stato tutta la mia rabbia evaporò, si dissolse nell’aria. Barbara, la sua amica più intima, mi venne incontro dal fondo del corridoio, belligerante.56Please respect copyright.PENANAGBdsRe8OaN
«Sei contento? Piange tutti i giorni a causa tua!» mi disse. Non aspettò risposta. Entrò in classe mentre la campana suonava la ripresa delle lezioni. Vanessa sollevò il viso, si asciugò gli occhi, la sua amica le disse qualcosa all’orecchio e lei mi guardò. Ed io mi odiai per averle fatto del male.56Please respect copyright.PENANAobK2vsNZGQ
«L’hai sentita la campanella, Costantini? Torna nella tua classe!» mi ordinò la professoressa Bianchini, quella di italiano che si atteggiava a carruba. Sarei voluto entrare, inginocchiarmi ai piedi di Vanessa e chiederle perdono. Avrei voluto gridarle il mio amore, riempirla di promesse, giurarle che avrei smesso di cazzeggiare, che sarei cambiato, diventato un altro, il ragazzo che desiderava fossi. Avrei voluto farlo, ora so che avrei dovuto. Ma non volevo ingannarla. Lei meritava un ragazzo migliore, uno che lo era naturalmente, senza costrizioni. Perché sottoporsi a un cambiamento coatto non significava essere, di fatto, una persona diversa, ma solo fingere di esserlo. Ed io non volevo fingere con lei.56Please respect copyright.PENANAvjD6MCbf2O
Mi voltai addolorato e me ne andai.56Please respect copyright.PENANAxwqsCLFhpy
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